Più ci penso e più mi accorgo della fortuna che ho avuto nel camminare a fianco di chi ha realizzato tutto questo

40 anni si scuola

Più ci penso e più mi accorgo della fortuna che ho avuto nel camminare a fianco di chi ha realizzato tutto questo di Alessandrto Di Lenardo

Quarant’anni, sono passati quarant’anni. Tanti, quasi mezza vita, nel nostro opulento occidente. Ci pensavo domenica, alla festa della scuola e, immancabilmente, mi sono apparsi dei ricordi.

Erano i primi giorni di ottobre, del 1985, ed ero arrivato a Tarcento. Era abbastanza lontano da casa. Non che cinquanta chilometri fossero tanti ma, fatti la prima volta, sembravano tanti. Avevo trovato la scuola. Era proprio dietro il duomo. A prima vista mi sembrò un po’ strana, diversa dalle altre. Forse perché si trovava in un prefabbricato. Ma era piena zeppa di cartelloni che dicevano cose meravigliose. Una fra tutte: “impariamo a vivere”, la ricordo ancora!

Non so a chi chiesi, ma mi fu indicato don Villa, il Villa. Dopo avermi fatto entrare nella presidenza mi disse immediatamente che cercava un professore di matematica e che don Lanzilli, il Preside del Bertoni gli aveva fatto il mio nome. Chissà perché proprio io… Mi disse subito che non poteva pagarmi molto… Non so perché ma accettai subito. Poco dopo mi trovai nell’atrio, assieme a tutti i ragazzi della scuola e agli insegnanti. I più erano seduti per terra, alcuni appoggiati al muro, gli altri con la schiena contro le ginocchia di questi che facevano da… schienale. In piedi mi sentivo quasi, anzi senza quasi, fuori posto. Lui mi presentò ai ragazzi dicendo che sarei stato uno dei loro prof. E tutti si misero a rumoreggiare ed io… diventai rosso fuoco. Non mi aspettavo qualcosa del genere. Da quel giorno iniziai la mia “avventura” alla Domus, alla Cooperativa Scuola Nuova di Tarcento.

Accidenti, era più di trent’anni fa… E anche oggi, pur se solo con la punta di un piede mi sento li, con loro, con il Villa, la Eva, Luciana. E, ogni volta che ci penso, ne sono felice. Pensate, ad uno come me, senza troppe regole, con la testa che sogna sempre la Libertà, il solo ripensare a questa Scuola fa aprire il cuore. Perché mi sa che è proprio libera e semina… la Libertà. E considera ogni ragazzo speciale nella sua unicità e lo accompagna in quel difficile cammino che è la vita, a volte con sorrisi, altre con rimproveri ma con la certezza che anche in chi sbaglia c’è sempre la possibilità di correggersi e ritrovare la giusta strada. Ormai da diversi anni faccio fatica ad andarci perché mi sono preso troppi impegni con l’altra mia scuola ma, fortunatamente, ogni volta che ci arrivo mi sembra di essere a casa. Sarà perché la Eva è così meravigliosa, perché Luciana ha sempre qualcosa da darmi e da dirmi o semplicemente perché devo dare un’occhiata ai suoi acquari e poi c’è il Villa. Quando mi vede mi sorride e mi chiede come va e io so, sento, che va bene. Non chiedetemi perché lo sento, è così e basta. Lo so dal primo giorno che lo ho incontrato. Probabilmente perché è speciale nella sua semplicità.

Perché ho voluto dirvi questo? Non lo so. Forse per giustificare perché sono qui o per dire che il curatore del blog/sito proprio per questa Scuola ci è passato e ci ha insegnato per molti anni. I migliori che ho finora vissuto in una scuola… E non lo dico per piaggeria ma perché è proprio così… Perché la Domus è la Scuola, ma anche la Casa. Quella che, forse, ci dovrebbe essere dappertutto, in ogni luogo dove si vuol fare scuola. E lo dico dopo più di trent’anni di insegnamento e dopo molti anni da… formatore di insegnanti…

Che bello! Che bella la Scuola Media Mons. Camillo di Gaspero, una cooperativa dove tutti siamo soci, tutti. Che bella una Scuola dove ogni giorno, ma proprio ogni giorno qualcuno con parole di saggezza, ma soprattutto con l’esempio, ci ricorda quale è un buon cammino da seguire nella nostra vita. Ma forse è meglio che mi fermi qui, non vorrei cadere nella trappola di sembrare nostalgico o, peggio ancora, compiacente. E poi a che servirebbe la nostalgia se, per ritrovare lo stesso clima che incontrai il primo giorno, basta entrare anche oggi, in un qualsiasi momento, nella Scuola. Insomma, più ci penso e più mi accorgo della fortuna che ho avuto nel camminare a fianco di chi ha realizzato tutto questo e nel “vivere” in questa Scuola che, credo, anzi ne sono sicuro, mi ha insegnato a diventare prof. molto più di ogni corso, abilitazione o trattato di pedagogia. Con questo non voglio dire che questi siano inutili ma dal Villa e la Eva c’è quel “quid”, quel valore aggiunto che difficilmente si può trovare se ci si ferma un passo prima di varcare la “soglia dell’altro”. E se non sapete cosa intendo dire significa che forse dovreste ascoltare almeno una volta… il Villa.

40 anni si scuola

Più ci penso e più mi accorgo della fortuna che ho avuto nel camminare a fianco di chi ha realizzato tutto questoultima modifica: 2016-08-05T23:23:59+02:00da camillo-scuola