19 SETTEMBRE 2016: INCONTRO CON SILVIO CATTARINA

19/9/2016

Dell’incontro di venerdì mi hanno colpito molto le storie di tre ragazze che hanno passato una vita piena di insidie, ma dopo, grazie ad un signore che si chiama Silvio Cattarina, hanno avuto una vita migliore. Secondo me questo incontro, anche se era per adulti, è stato interessante anche per i ragazzi.

Nicol Da Rin Puppel Gadetta

19/9/2016

L’incontro alle scuole medie statali (17/9/2016)

Mi ha colpito molto la storia di Alice. Ha detto che quando i suoi genitori si sono separati lei ha sentito un male nel cuore e aveva bisogno di vendicarsi, così ha iniziato a drogarsi e già si sentiva più leggera. Poi, un giorno, ha scoperto grazie a sua mamma l’associazione “L’Imprevisto”. L’Imprevisto è un’associazione diretta da uno psicologo che aiuta le persone che fanno uso di droghe. Alice, grazie a questa associazione non si droga più ed è una ragazza felice!

Rebecca Rinaldi

19/9/2016

Venerdì, all’incontro della scuola statale, mi ha colpito che c’erano delle donne che da giovani si drogavano. Dopo sono tutte e tre andate in comunità e sono cambiate: non si drogano più. Hanno raccontato tutta la loro vita ed è stato bellissimo!

Noemi Cimbaro

20/9/2016

Venerdì sono stato all’incontro di Silvio Cattarina. C’era una ragazza che ha raccontato la sua storia! Ha avuto dei problemi durante l’infanzia e durante l’adolescenza, così ha iniziato a drogarsi.

Sentire la necessità di drogarsi è come volersi suicidare, perché in entrambi i casi ti distruggi. Vuol dire che dentro di te ti senti vuoto, ma allo stesso tempo pesante e odi la vita e te stesso.

Sua madre decise di iscriverla nel centro “L’Imprevisto”, dove alcuni psicologi aiutano a sconfiggere la droga. Quella ragazza non voleva andarci, perché lì c’erano delle regole. Continuava a drogarsi ed era una cosa orribile. Finché un giorno capì che drogarsi era sbagliato e così, grazie a questa realtà di aiuto, smise di drogarsi.

C’era poi un’altra ragazza che si sentiva lo zero assoluto e cominciò a frequentare brutte compagnie. Lì si drogavano, bevevano e fumavano. Così lei si sentiva felice. Un giorno, però, entrò a far parte dell’associazione “l’Imprevisto” e capì che il Signore le aveva dato una vita non per drogarsi, ma per stare bene. Così smise di drogarsi ed ora risponde al suo nome con orgoglio.

Benedetto Viezzi

26/9/2016

Il giorno venerdì 9 settembre 2016 ci siamo recati alle scuole medie statali per un incontro sulla famiglia. All’inizio abbiamo presentato dei canti con don Enzo, per fortuna è andato tutto liscio! Finite queste belle canzoni, c’è stata la presentazione del libro “Un fuoco sempre acceso” di Silvia Cattarina. Lui gestisce una comunità per ragazzi con problemi di tossicodipendenza e non solo.

In quel pomeriggio c’erano re ragazze che hanno spiegato le loro esperienze; chi ha avuto problemi di droga e chi non si sentiva bene con se stessa. La comunità, anche con l’aiuto del Signore, ha fatto capire alle ragazze che parlavano come riuscire a star meglio con se stesse, a capire quanto male stavano facendo a sé e anche alle loro famiglie.

È stato molto bello partecipare a questo incontro importantissimo, che mi ha fatto capire molto di quello che vuol dire aiutarsi l’uno con l’altro.

Ginevra Dionisio

Una domanda che mi pongo quotidianamente, una preghiera che recito tutte le sere dal giorno in cui il buon Dio mi fece il dono più prezioso che una donna possa mai ricevere nella vita: la maternità. Sarò una brava mamma?

Un giorno una persona mi disse: “Questo te lo dirà tua figlia sul tuo letto di morte!”.

Mio Dio, quanto tempo dovrò attendere per sapere se sono stata in grado di assolvere nel migliore dei modi questo meraviglioso compito con cui Dio Onnipotente ha premiato la mia vita.

Una sera, tramite la fantastica scuola che frequenta la mia bimba, ho avuto modo di conoscere una speciale realtà, “L’imprevisto” ed il grande papà che la guida: Silvio.

È stata una serata in grado di trasmettere grandi ricchezze a noi genitori che ci accingiamo a percorrere un delicato cammino con i nostri ragazzi: l’adolescenza.

Ebbene, non so descrivere l’emozione e la luce che gli occhi e le parole delle ragazze di Silvio mi hanno trasmesso, ma so che quella “luce” è la certezza che ha accompagnato tutta la mia vita: non saremo mai soli, Dio cammina sempre al nostro fianco. I giovani ospiti de “L’Imprevisto” con le rispettive famiglie ne sono testimoni.

Grazie Silvio

Cristina

Qualche giorno fa ho partecipato al convegno all’auditorium delle scuole medie di Tarcento. Io personalmente non sono intervenuta nella discussione, perché sono rimasta senza parole, quasi esterrefatta.

Vorrei complimentarmi con le tre ragazze per il loro coraggio nel testimoniare davanti a un grande e “sconosciuto” pubblico: non è facile mettere a nudo i propri limiti e i propri difetti che ognuna di loro sta cercando di modificare lottando ogni giorno con costanza.

Ammiro il capo della comunità per il viaggio lungo che ha fatto per arrivare fino in Friuli e testimoniare con semplicità, quasi con umiltà, il suo lavoro quotidiano.

Mi ha colpito la frase in cui dice che ognuno di noi non deve bastare solo a se stesso, ma fa parte di un grande progetto…

Come dice don Villa: <“Io” non è altro che un altro “tu”>, oppure <La natura umana è rapporto con l’infinito>. Se si pensa bene a tutto ciò si può andare oltre i confini del proprio io e guardare con amore il “Tu” e se il prossimo è in difficoltà dobbiamo sostenerlo ed aiutarlo con le nostre capacità e le nostre forze. Non esistono laureati, studiosi, scienziati… esiste un cuore aperto al prossimo e uomini che guardano al “tutto”.

Solo così si può essere felici: il dono è una cosa meravigliosa. L’essere parte di un grande progetto è una cosa indicibile che solo il cuore può afferrare.

Barbara Rossi e Filippo Shaurli

Il giorno 16/9/2016 sono andato all’auditorium della scuola statale di Tarcento. Lì abbiamo fatto un concerto.

C’erano quattro persone che, da minorenni, per problemi di famiglia si drogavano; pensavano che facevano male solo ai loro genitori, ma invece facevano male soprattutto a loro stessi. Quando andarono in comunità guarirono e capirono com’era grave quello che avevano fatto!

Matteo Curir

26/9/2016

Venerdì 16 settembre io ed alcuni miei compagni della scuola siamo andati ad un incontro dove c’erano delle ragazze che raccontavano la loro esperienza di ex-tossicodipendenti; noi, intanto, cantavamo qualche canzone.

Mi è piaciuto molto l’incontro, perché le ragazze facevano affermazioni molto interessanti e ragionevoli. Una ragazza, ad un certo punto, ha detto che aveva iniziato a drogarsi a 14 anni; sapeva che no era una cosa molto bella e faceva male alla salute. Lei, però, vedendo che le sembrava migliorasse la sua vita continuò a far uso di droghe. Tutto questo perché non obbediva ai suoi genitori, che la mettevano in punizione.

Ha spiegato anche che è stata sua madre a convincerla a frequentare un’associazione che aiuta a guarire e a non prendere più sostanze. Ha detto anche che per convincerla ad andare lì l’ha “minacciata”, dicendole che avrebbe cambiato la serratura della porta di casa. Così, ha spiegato, si è spaventata ed ha accettato.

Mi è piaciuto cantare qualche canzone in quell’occasione!

Alla fine abbiamo partecipato ad un bel banchetto con tante pietanze buone preparate da Eva e da alcuni genitori!

Lisa Gortana

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19 SETTEMBRE 2016: INCONTRO CON SILVIO CATTARINAultima modifica: 2016-12-13T00:13:05+01:00da camillo-scuola